L’Albana assieme al Sangiovese è il vino che più rappresenta la Romagna. Tra i suoi punti di forza possiamo ricordare la struttura e la morbidezza bilanciate e la freschezza dei tannini – cosa molto rara in un vino bianco dorato.

Se pensiamo ad un’albana della tradizione ci torna alla mente un vino dolce, da bere a fine pasto con la brazadèla, la popolare ciambella che chiudeva il pasto nelle campagne. In realtà oggi le cose sono cambiate e spesso si incontrano albana secchi, corposi e con profumi dal floreale al fruttato.
Cosa pensare dunque di un albana in barrique?

Albana Barricata Spighea

In gergo lo possiamo definire un ‘albanone’! Prendete quanto detto fino ad ora di questo vino e accentuatelo. Ci troviamo di fronte ad un bianco dorato con livello alcolico e corpo alla stregua di un vino rosso.
È un vino robusto ed abboccato, si sentono i sapori della vaniglia, frutta bianca matura, albicocca.

Con cosa abbinarlo?

È abbinabile a carni bianche con cotture importanti, talvolta anche in presenza del pomodoro che va a contrastare. Abbiamo trovato ottimo l’accostamento con la cravatta di costine di maiale caramellate con miele e whisky: la struttura dell’albana sostiene la complessità aromatica di questo piatto della nostra carta, dalle note aromatiche complesse conferite dal miele e dal whisky invecchiato.
È ideale per accompagnare piatti speziati e formaggi erborinati.
Non è un vino facile se rapportato ai bianchi fermi più conosciuti, ma è particolare e non delude.

Perché provarlo?

L’albana è tradizione della Romagna. In epoca romana veniva considerata la migliore delle uve a bacca bianca, il nome stesso deriva da “albus”, termine latino per bianco.
Altre leggende più articolate e legate alla nostra tradizione, lo vedono collegato alla principessa Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, che disse rivolgendosi a questo vino:
“Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità”
La leggenda narra che la principessa disse questa frase in un paese della Romagna dove si fermò per ristorarsi, luogo che ancora porta il nome nato sulle sue regali parole: Bertinoro.

L’albana piace a molti, molti altri lo trovano difficile, ma è una eccellenza che evidenzia il legame alla propria terra… conoscere e apprezzare i sapori di un luogo è una esperienza ci fa sentire più uniti, più consci delle nostre radici.
Perché dunque non osare un ‘albanone’ facendoci travolgere dalla sua soavità?

Vieni a trovarci al ristorante e se vuoi fatti consigliare con cosa abbinarlo.