Un rosé tutto da scoprire, ricco di acidità come i migliori brut ma con una accurata morbidezza che gli conferisce una piacevole versatilità.
Rigorosamente proveniente dall’Emilia-Romagna, come la carta dei vini e le specialità a Km 0 che puoi trovare al ristorante Principessa Pio di Ferrara.

È un vino perfetto per l’aperitivo, con un bellissimo colore tendente al ribes, acido ma morbido e fresco… un bicchiere chiama l’altro!
Lo scopo del vino da aperitivo è creare quell’acquolina in bocca che ci prepara a mangiare, e ciò è portato dall’acidità, tipica di questo rosé modenese della cantina Chiarli.

Ma oltre che per l’aperitivo classico con salumi, formaggi stagionati, tigelle e pinzini, vediamo qualche suggerimento per l’abbinamento a tavola.

Con cosa abbinarlo

È ideale assieme a piatti semplici, delicati, estivi ricchi di verdure, come insalate, paste o riso freddo a base di ortaggi, oppure con piatti che comprendono formaggi. Si apprezza generosamente se accompagnamento ai primi tradizionali della cucina emiliana. E si può osare, grazie alla sua sapiente rotondità, anche accanto a piatti con una componente di pomodoro.

Il vino

Il Rosé de Noir della Cantina Chiarli è un vino che fa del gioco di equilibri la sua caratteristica distintiva, presentandosi ricco di acidità ma al contempo morbido.
Durante la degustazione non stupitevi se sentirete i tipici sentori di frutti del sottobosco, di fragola e di lampone, abbinati ad una freschezza e ad una buona aromatizzazione.
Leggero ma strutturato, questo Rosé dalla spuma vivace ha una gradazione di 12% Vol. e presenta un colore rosa-ribes, affiancato da una consistente presenza di bollicine.
Altra peculiarità del Rosé de Noir è proprio il suo colore ed il gioco di sfumature; appare come un nettare inizialmente timido che in realtà nasconde un universo di sapori davvero tutti da scoprire.
Le uve utilizzate sono 100% Grasparossa: è un lambrusco vinificato in rosato.

La Cantina e le origini

La Cantina Chiarli di Modena è una realtà che affonda le proprie radici nel secolo scorso, precisamente nel 1860 quando Cleto Chiarli, già conosciutissimo oste del territorio modenese, decise di dedicarsi esclusivamente all’attività di produttore di lambrusco, lo stesso vino che già veniva servito con buon riscontro tra le pareti della sua osteria e che trovava i complimenti dei commensali.
Dall’anno 2000 la cantina sceglie di rinnovarsi ancora una volta, trovando la nuova sede nell’azienda Agricola Castelvetro, composta da edifici storici come la storica Villa Cialdini, e inizia a produrre vini pregiati, di cui il Rosé è un fiero esponente.

È dunque dalle terre di uno dei borghi più affascinanti della zona di Modena che arriva questo prezioso nettare e che parla di tradizione, di quando le osterie erano i principali luoghi di ritrovo e la luce delle finestre viste dalla strada lasciava intendere un ambiente caldo e ricco di magia.