I VINI DEL RISTORANTE PRINCIPESSA PIO
“Forse si è dimenticato, per troppi anni e da parte di troppe persone amanti del buon bere, che ci sono momenti in cui un bel Lambrusco di Modena è preferibile a tutti i Cabernet californiani, un grintoso Sangiovese di Romagna ci soddisfa più di ogni Merlot toscano ricco di legno e dolcezza.
E forse è arrivata l’ora di poter dire che si può bere bene, spesso benissimo, anche con vini senza troppi centesimi e stelli- ne, perché non si vive di soli miti ma di buone bottiglie.”
Vittorio Manganelli
Così come per i prodotti che usiamo in cucina e per le ricette che proponiamo, anche per i vini abbiamo scelto solo quelli che sono espressione della tradizione dell’Emilia Romagna.
Ci siamo impegnati molto per selezionare i migliori, Luca vi aiuterà a scegliere quello giusto per voi.
Principessa Pio
LA CARTA DEI VINI
Nella carta dei vini abbiamo pensato di dedicare tanta importanza ai vitigni da cui proviene il vino piuttosto che alle classiche categorie.
Vitigno: Cabernet Sauvignon
Vitigno con uva a bacca nera
Vitigno che ha grandi capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità pur esprimendo perfettamente anche quelle del terroir.
È in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento; grazie alla grande struttura di questo viti- gno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.
La polpa è astringente, con sapore di viola e sorba.
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CANTINA MANARESI
Zola Predosa (BO)
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Rosso Bologna DOC
Controluce
Riconoscimenti: 92/100 Guida Veronelli 2013 “Grandi esordi”
Vitigno: Merlot
Vitigno con uva a bacca nera
Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità.
In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Emilia-Romagna sin dalla fine dell’Ottocento.
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CANTINA: CORTE MADONNINA
Codigoro (FE)
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Merlot del Bosco Eliceo
Micrologus
Riconoscimenti: Vincitore Medaglia d’Oro al 56° Concorso Enologico Nazionale Pramaggiore 2017
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CANTINA: MANARESI
Zola Predosa (BO)
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Merlot dei colli bolognesi DOC Merlot
Vitigno Sangiovese
Vitigno con uva a bacca nera
Il Sangiovese è uno dei vitigni italiani più diffusi; viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania.
Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani.
In generale si parla di Sangiovese, ma in realtà questo termine definisce un gran numero di varietà (o cloni) nelle quali si è differenziato nel corso dei secoli e nei diversi territori.
Per questo motivo è difficile dare una descrizione assoluta del vino che se ne ricava, che ha certo alcune costanti comuni – buoni tannini ed elevata acidità – ma può variare dal vino rosso più economico ai vertici qualitativi del Brunello.
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PODERE LA BERTA
Brisighella (RA)
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Sangiovese di Romagna Superiore DOC Solano
Riconoscimenti: Annata 2013 – Robert Parker: 91/100
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CANTINE INTESA
Faenza
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Sangiovese di Romagna Superiore DOC Sangiovese I Calanchi
Selezione “I Calanchi”
Vitigno: Lambrusco
Vitigno con uve a bacca rossa
Esistono tanti cloni di questo vitigno: il Lambrusco Salamino, quello di Sorbara e il Grasparossa sono solo i principali ma altre varietà minori come il Lambrusco Ma- estri ci possono regalare quel pizzico di particolarità. Sembrerebbe che il nome lambrusco derivi da labrum (margine dei campi) e ruscum (pianta spontanea): la vite “la-brusca” sarebbe quella che cresce incolta ai margini dei campi; altri ritengono che derivi dalla fusione dei termini labo (prendo) e ruscus (che punge il palato), da qui anche l’origine della parola “brusco”. Questa parola infatti, è identificativo di quella caratteristica tipica dei vini giovani, collegata ad una contenuta acidità e tannicità vivaci e gradevoli.
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CANTINA: LUCIANO SAETTI
Soliera (MO)
Categoria: Rosso frizzante
Disciplinare: Lambrusco Salamino Santa Croce
Uve: Lambrusco Salamino di S. Croce Lambrusco rossoviola
Vino Biologico
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CANTINA: MONTE DELLE VIGNE
Ozzano Taro (PR)
Categoria: Rosso frizzante
Disciplinare: Lambrusco IGT Emilia
Uve: Lambrusco Maestri
Lambrusco selezione
Riconoscimenti: Slow Wine 2017, Bibenda Vini d’Italia, Vitae , la guida dei vini 2017 – 3 viti, 86 ne I vini di Veronelli; Gambero Rosso
Vitigno: Uva d’Oro
Vitigno con uve a bacca rossa
La coltivazione del Fortana è diffusa nella zona Bosco Eliceo nelle province di Ferrara e Ravenna dove le uve di questo vitigno sono alla base del DOC Bosco Eliceo For- tana. Particolare sua caratteristica è quella di essere uno dei pochi vitigni italiani “franco di piede”, poiché il terreno sabbioso, tipico di queste zone, non ha consentito lo sviluppo della Fillossera, quindi non rendendo necessario l’innesto su radice di vite americana.
Dal vitigno Fortana, vinificato in purezza, si ottiene un vino con elevata acidità, sapido, tannico e poco alcolico, la versione frizzante è considerata l’abbinamento tradizionale e territoriale con la salamina da sugo.
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CANTINA: CORTE MADONNINA
Codigoro (FE)
Categoria: Rosso frizzante
Disciplinare: Fortana Frizzante del Bosco Eliceo DOP Fortana Frizzante
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CANTINA: CORTE MADONNINA
Codigoro (FE)
Categoria: Rosso fermo
Disciplinare: Fortana Fermo del Bosco Eliceo DOP Fortana Fermo
Vitigno: Pignoletto
Vitigno con uve a bacca bianca
Il Pignoletto è il vino più tipico e caratteristico della provincia di Bologna, prodotto storicamente nei colli bolognesi, in particolare nelle fasce collinari dei comuni di Valsamoggia (località Monteveglio, Bazzano, Castello di Serravalle, Savigno, Crespellano), Monte S.Pietro, Zola Pre- dosa, Sasso Marconi, Marzabotto, Casalecchio di Reno, Bologna, San Lazzaro di Savena, Pianoro e Monterenzio e nelle zone contigue della fascia collinare. Più recentemente, la produzione ha avuto una certa espansione nelle fasce pedemontane o di pianura e in altre zone dell’Emilia.
Ad oggi, il riconoscimento più prestigioso conferito a vini bianchi di questo tipo è il marchio DOCG del Pignoletto classico dei colli bolognesi. Altro riconoscimento impor- tante è stato il marchio DOC a vini Pignoletto prodotti nelle zone “Colli d’Imola”, “Modena” e “Reno”.
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CANTINA: MANARESI
Zola Predosa (BO)
Categoria: Bianco frizzante
Disciplinare: Colli Bolognesi DOC
Pignoletto Frizzante
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CANTINA: MANARESI
Zola Predosa (BO)
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: Colli Bolognesi DOCG
Pignoletto Classico
Riconoscimenti: Eccellenza 2011 – 2012; Guida Emilia Romagna da Bere e da Mangiare (AIS)
Vitigno: Malvasia
Vitigno con uve a bacca bianca o nera
I vitigni Malvasia possono essere distinti tra quelli con un leggero aroma che ricorda quello del Moscato e quelli a sapore semplice e ve ne sono sia a frutto bianco che a frutto nero.
Fra le Malvasie a frutto bianco più estesamente coltivate ricordiamo la Malvasia Aromatica di Candia, utilizzata per la produzione dell’omonimo vino Malvasia dei Colli Piacentini.
I vini con tale nome sono liquorosi, dal sapore intenso dolce e gradevole.
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CANTINA: MONTE DELLE VIGNE
Ozzano Taro (PR)
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: Colli di Parma DOC
Uve: Malvasia di Candia
Poem
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CANTINA: MONTE DELLE VIGNE
Ozzano Taro (PR)
Categoria: Bianco frizzante
Disciplinare: Colli di Parma DOC
Uve: Malvasia di Candia
Malvasia selezione colli di Parma DOC
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CANTINA: MONTE DELLE VIGNE
Ozzano Taro (PR)
Categoria: Bianco frizzante dolce
Disciplinare: IGT Emilia
Uve: Malvasia di Candia
Malvasia dolce
Vitigno: Bombino Bianco (Pagadebit)
Vitigno con uve a bacca bianca
Il nome curioso, che in dialetto romagnolo significa “paga debiti”, deriva dal nome locale dato al vitigno Bombino Bianco, concorrente almeno per l’85% nella formazione del suo uvaggio, che ha particolari caratteristiche di resistenza alle avversità climatiche. In questo modo il contadino, anche nelle annate peggiori, produceva comunque del vino utilizzabile per pagare i debiti contratti nell’annata precedente. Per questo motivo un altro nomignolo dato al vitigno è Straccia Cambiale.
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PODERE LA BERTA
Brisighella (RA)
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: Pagadebit di Romagna DOC
Pagadebit
Vitigno: Trebbiano
Vitigno con uve a bacca bianca
Il Trebbiano ha per anni rappresentato l’icona di un vino “quotidiano”, di basso costo e qualità, ma ciò non deve far dimenticare le espressioni di personalità che emergono dalle vinificazioni in purezza delle interpretazioni più recenti. Troveremo quindi diversi stili di Trebbiano ed escludendo il prodotto più dozzinale ci possiamo imbattere in interpretazioni tradizionali del Trebbiano Romagnolo che lo vogliono di beva facile, fresco e fruttato, ideale ad accompagnare antipasti, primi piatti e portate a base di pesce in preparazioni semplici e delicate. In generale, i Trebbiani sono vini freschi, dotati di discreta acidità, estremamente versatili negli abbinamenti e caratterizzati da un profilo aromatico di frutti e fiori bianchi con una fine mineralità in sottofondo. Tutto questo non esclude casi particolari di vini che spesso vengono da vigne vecchie, sostano sulle proprie fecce dopo aver fatto una breve mace- razione ed in alcuni casi affinano in legno per accrescerne la complessità.
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PODERE LA BERTA
Brisighella (RA)
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: RomagnaDOCTrebbiano
Floresc
Vitigno: Albana
Vitigno con uve a bacca bianca
Si racconta che la figlia dell’imperatore Teodosio, Galla Placidia, assaggiò per prima questo vino durante una sosta in un paesino della Romagna, mentre attraversava il confine tra Romagna e Toscana. Le fu servito in una rozza brocca di terracotta ma appena l’ebbe bevuto fu estasiata dalla bontà di quel nettare tanto che esclamò: “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità!”. Da questa frase nacque il nome del paese Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena.
Di colore: giallo paglierino, tendente al dorato per i prodotti invecchiati con leggero profumo caratteristico dell’albana e sapore asciutto, caldo e armonico.
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CANTINE INTESA
Faenza
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: Albana di Romagna secco DOCG
Spighea
Selezione “I Calanchi”
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CANTINE INTESA
Faenza
Categoria: Bianco fermo passito
Disciplinare: Albana di Romagna passito DOP
Loveria
Selezione “I Calanchi”
Vitigno: Chardonnay
Vitigno con uve a bacca bianca
Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca, internazionale, coltivato in tutte le aree viticole del mondo. Viene utilizzato anche e soprattutto per la produzione di vini di qualità “metodo classico” in Italia e nel mondo (Franciacorta in Italia in primis, Champagne in Francia, solo per citarne due).
Lo chardonnay e il merlot sono, tra i vitigni francesi cosiddetti “internazionali”, quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.
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CANTINA: MONTE DELLE VIGNE
Ozzano Taro (PR)
Categoria: Bianco spumante brut
Disciplinare: Colli di Parma DOC
Uve: Chardonnay, Chardonnay Musquè
Monte delle Vigne Brut
Riconoscimenti: 2 stelle vini di Veronelli, 88/100 Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni, 3 grappoli Bibenda Vini d’Italia.
Uvaggi
E’ nella tradizione di quasi tutte le zone produrre vini da un insieme di uve, un po’ per il classico atteggiamento prudenziale tipico del mondo contadino, un po’ per il difficilmente contenibile pullulare di mutazioni e incroci spontanei formatisi e stratificatisi nel corso del tempo nei vigneti.
Il termine uvaggio, come base compositiva di un vino, significava, una volta, non un insieme di 2-4 uve come concepiamo oggi, ma, spesso, di un esercito di svariati vitigni, a volte sconosciuti al loro stesso coltivatore.
Questo insieme di tanti (anche 5-10 e più) vitigni si è andato col tempo sempre più assottigliando nel numero, setacciato dall’uomo che col tempo ha mantenuto in vita, ossia nei propri vigneti, solo i vitigni più interessanti.
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ANTINA MANARESI
Zola Predosa (BO)
Categoria: Bianco fermo
Disciplinare: Colli Bolognesi DOC
Bianco Bologna
Uve: Sauvignon (>50%); Chardonnay e Pignoletto Duesettanta
Riconoscimenti: Eccellenza Guida Emilia Romagna da Bere e da Mangiare (AIS) anni 2010,2011,2012,2013
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CANTINA: FRANCESCO BELLEI
Cristo di Sorbara (MO)
Categoria: Bianco frizzante
Uve: Pinot Nero (70%) e Chardonnay (30%)
Bellei extra cuvée brut
Metodo classico
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CANTINA: CLETO CHIARLI
Castelvetro (MO)
Categoria: Rosè frizzante
Uve: Pinot Nero (10%) e Grasparossa (90%)
Brut de Noir Rosè
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CANTINA: CORTE MADONNINA
Codigoro (FE)
Categoria: Rosso fermo
Uve: Fortana (50%) e Merlot (50%)
Insula Pomposiana
CONTATTA PRINCIPESSA PIO
Crediamo nella cortesia e nel piacere dello stare insieme.
Vorremmo che venire a Principessa Pio fosse come stare in famiglia, con l’accoglienza e il calore che contraddistingue l’agriturismo senza tuttavia che venga meno la professionalità del servizio che offriamo.